Un problema di credibilità


La BCE comincia ad avere un problema di credibilità.

E' ormai quasi un anno e mezzo che ha varato il programma di acquisto di titoli pubblici (PSPP), che continua a alimentare aspre polemiche. Lo stock dei titoli fin qui acquistati dalla BCE nell'ambito del PSPP ha superato i mille miliardi di EUR.

Il PSPP si poneva un obbiettivo primario : riportare l'inflazione attesa a medio termine intorno al livello del 2%. Ci si poteva poi aspettare un obbiettivo secondario : favorire la riduzione dei differenziali di tassi tra i paesi dell'area euro per agevolare una ripresa della crescita.

Il primo obbiettivo per ora non sembra centrato. Ma nemmeno sul secondo (reso complicato dal meccanismo di distribuzione degli acquisti basato sulle quote di partecipazione al capitale della BCE e non sulle quote dei singoli Paesi sul mercato dei titoli di Stato ) le cose paiono andare bene.



Dal momento del varo del PSPP l'inflazione attesa a 10 anni segue un trend chiaramente al ribasso.
Viceversa lo spread BTP-BUND oscilla intorno ad un trend marginalmente al rialzo.

A questo punto non pare che un mero prolungamento della scadenza del PSPP o un ampliamento della gamma dei titoli acquistabili (eliminando il limite del rendimento non inferiore al tasso sui depositi) possano fornire quel salto di qualità nella manovra per renderla efficace.

A meno che tutto ciò non serva soltanto per "comprare tempo" in attesa che qualcun altro arrivi a togliere le castagne dal fuoco.

Urgono idee nuove.

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