Brucia...brucia...brucia...


Una volta si diceva "i giornali", oggi si dice "i media". Comunque si dica, è purtroppo vero che in materia economico/finanziaria esiste la pessima abitudine di "non raccontarla giusta", involontariamente o (e questo è grave) volontariamente.

Adviseonly, portale di informazione finanziaria, riporta una interessante intervista a Riccardo Puglisi su questo tema.

Alle pessime abitudini che qui sono citate (la mancata indicazione di ordini di grandezza, la tendenza a confondere correlazione con causa ...) io aggiungerei l'amore per cifre che non hanno alcun valore informativo.




Quante volte, di fronte ad un violento movimento al ribasso dei mercati azionari troviamo titoli di questo tipo?








Non c'è ribasso robusto che sfugga alla tragica consuetudine dei soldi che bruciano.

Il punto è che questo titolo non ha alcun contenuto informativo. Serve solo a trasmettere una sensazione dolorosa e sgradevole (qualcosa che brucia) associata ad una cifra enorme. Infatti non dice a quali borse si riferisce, non dice quindi  quale sia livello di capitalizzazione delle Borse in questione a cui riferire i "5mila miliardi", non è quindi possibile risalire ad una variazione percentuale.

Ma, soprattutto, non mi è mai capitato di vedere dei titoli di senso contrario quando i mercati, invece di scendere, salgono. D'altro canto , quando una cosa è bruciata, come si fa a farla tornare come prima?

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