La Taylor rule giusta

In un mondo ideale il miglior banchiere centrale è strabico.Riesce allo stesso tempo a puntare due bersagli : inflazione da una parte e crescita economica/occupazione dall'altra.
La regola di Taylor ormai da 20 anni riassume in una formula semplice questa doppia missione.

Secondo la Taylor Rule , infatti, una banca centrale deve fissare il livello dei tassi di interesse in funzione del tasso di inflazione e del gap tra la crescita del PIL effettiva e la sua crescita potenziale (stimata).
In una forma alternativa della regola la crescita del PIL viene sostituita dal tasso di disoccupazione e la crescita potenziale del PIL viene sostituita dal tasso di disoccupazione (stimato) minimo che non genera inflazione (il cosiddetto NAIRU).

In entrambi i casi si ottiene in modo semplice un criterio guida su quale debba essere il "livello giusto" dei tassi di interesse.

Ora, finchè si stratta di una zona monetaria relativamente omogenea la cosa funziona. Ma quando, come accade nell'area EURO, diversi paesi sono caratterizzati da livelli diversi di disoccupazione e inflazione la faccenda si complica notevolmente.

Purtroppo la dispersione dei livelli di occupazione e inflazione all'interno di eurolandia è aumentata nel corso degli anni invece di diminuire. Ed ecco che si verifica la situazione descritta nel grafico qui sotto.

Il grafico riporta tre linee : ciascuna rappresenta, per gli ultimi 10 anni, il livello "giusto" dei tassi di interesse secondo la Taylor Rule per tre aree : l'Italia (linea rossa), La Germania (linea verde) e l'intera area EURO Linea viola).




 Così succede che, fino a dicembre 2013, i tassi "giusti" (almeno secondo la regola di Taylor) in Italia e in Germania erano diversi ma si muovevano nella stessa direzione. La BCE , quindi, sapeva in che direzione doveva muoversi.

Invece, dal dicembre 2013 le indicazioni fornite dalla Taylor Rule per Italia e Germania sono divergenti : l'Italia avrebbe bisogno di tassi in discesa , mentre la Germania avrebbe bisogno di tassi in salita.

Un bel busillis per Draghi.

Commenti

Post più popolari