Mission (quasi) impossible
Già il mestiere di banchiere centrale in questi anni è diventato molto complicato.Per di più quasi tutte le principali banche centrali devono combattere con la minaccia più temuta : la deflazione.
E come ciliegina su questa indigesta torta, Draghi è l'unico deve anche fronteggiare con una linea unica un'area economica che al proprio interno è sempre più disomogenea.
C'è un metodo semplice per evidenziare le condizioni sempre più difficili nelle quali lavora Draghi : la cosiddetta Taylor Rule.
La Taylor rule è un metodo di determinazione del tasso obiettivo ottimale di politica monetaria in funzione di due elementi : l'inflazione il livello di attività economica. Il principio alla base della Taylor rule è che la politica monetaria deve essere tanto più restrittiva quanto maggiore è il tasso di inflazione e quanto maggiore è il livello di attività economica rispetto al potenziale.
Misurare questa ultima variabile è complicato : è allora possibile sostituirla con una misura del tasso di disoccupazione in eccesso rispetto al cosiddetto Tasso di disoccupazione di inflazione stabile, o NAIRU (Non-Accelerating Inflation Rate of Unemployment). Quest'ultimo viene stimato su base annuale dall'OECD.
Se si segue questo criterio è possibile calcolare per ogni paese di Eurolandia il "Tasso ottimale di politica monetaria" in funzione della propria inflazione e disoccupazione. Il confronto tra questo "Tasso Taylor" e l'effettivo valore del Repo Rate adottato dalla BCE dà un'idea della adeguatezza della politica monetaria della BCE per le condizioni specifiche di quel paese.
In ogni momento è quindi possibile identificare il "Tasso Taylor" minimo e massimo tra i vari paesi di Eurolandia : si ottiene in tal modo un corridoio all'interno del quale dovrebbe cadere il tasso BCE. Quanto più stretto è il corridoio tanto più "facile" è il mestiere di Governatore della BCE. Bene, la notizia è che la larghezza di questo corridoio è letteralmente esplosa negli ultimi anni. Lo si vede dal grafico qui sopra.
Se poi si vuole avere un'idea più precisa di come la disomogeneità si sia sviluppata per i diversi paesi, basta dare un'occhiata a questo grafico; anche qui i "Tassi Taylor" dei singoli paesi sono confrontati con il Tasso BCE.
Non c'e' che dire : governare Eurolandia con una politica monetaria "one size fits all" è diventato pressochè impossibile.
E come ciliegina su questa indigesta torta, Draghi è l'unico deve anche fronteggiare con una linea unica un'area economica che al proprio interno è sempre più disomogenea.
C'è un metodo semplice per evidenziare le condizioni sempre più difficili nelle quali lavora Draghi : la cosiddetta Taylor Rule.
La Taylor rule è un metodo di determinazione del tasso obiettivo ottimale di politica monetaria in funzione di due elementi : l'inflazione il livello di attività economica. Il principio alla base della Taylor rule è che la politica monetaria deve essere tanto più restrittiva quanto maggiore è il tasso di inflazione e quanto maggiore è il livello di attività economica rispetto al potenziale.
Misurare questa ultima variabile è complicato : è allora possibile sostituirla con una misura del tasso di disoccupazione in eccesso rispetto al cosiddetto Tasso di disoccupazione di inflazione stabile, o NAIRU (Non-Accelerating Inflation Rate of Unemployment). Quest'ultimo viene stimato su base annuale dall'OECD.
Se si segue questo criterio è possibile calcolare per ogni paese di Eurolandia il "Tasso ottimale di politica monetaria" in funzione della propria inflazione e disoccupazione. Il confronto tra questo "Tasso Taylor" e l'effettivo valore del Repo Rate adottato dalla BCE dà un'idea della adeguatezza della politica monetaria della BCE per le condizioni specifiche di quel paese.
In ogni momento è quindi possibile identificare il "Tasso Taylor" minimo e massimo tra i vari paesi di Eurolandia : si ottiene in tal modo un corridoio all'interno del quale dovrebbe cadere il tasso BCE. Quanto più stretto è il corridoio tanto più "facile" è il mestiere di Governatore della BCE. Bene, la notizia è che la larghezza di questo corridoio è letteralmente esplosa negli ultimi anni. Lo si vede dal grafico qui sopra.
Se poi si vuole avere un'idea più precisa di come la disomogeneità si sia sviluppata per i diversi paesi, basta dare un'occhiata a questo grafico; anche qui i "Tassi Taylor" dei singoli paesi sono confrontati con il Tasso BCE.
Non c'e' che dire : governare Eurolandia con una politica monetaria "one size fits all" è diventato pressochè impossibile.
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