Mele e latte




Apple emette un BOND da 17 miliardi di USD per restituire agli azionisti 55 miliardi di USD sotto forma di dividendi e buyback pur avendo 145 miliardi di USD in cassa.
In tal modo evita di pagare 35 miliardi di tasse nel rimpatrio di 100 miliardi di cash all’estero e risparmia circa 100 milioni di USD all'anno deducendo gli interessi del prestito.
L’ultima azienda di rilievo  che aveva fatto una cosa simile stava a Parma e produceva latte e merendine. A Cupertino non c’e’ di certo un Tonna e la cassa di Apple esiste per davvero e non è solo un estratto conto falsificato.
Ma resta la sgradevolissima sensazione dell’arbitraggio fiscale portato alle estreme conseguenze, in barba ad ogni (obsoleta) considerazione di opportunità etica. Se la finanza deve cercare di rifarsi un volto umano non è certo questa la strada.

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